La società dell’isola, da zero all’infinito spaziale, in settembre.

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Questa specie di scioglilingua si ottiene mischiando come capita i titoli dei quattro e-book che abbiamo pubblicato. Dite che non vuol dire nulla? Beh, a noi sembra se non altro dimostrare che si parla di fantascienza…

I tre e-book sono usciti e stanno gradualmente apparendo sui principali social di tema fantascientifico e fantastico.
Tre e-book a 2,99 € cadauno, che, come i «tre moschettieri», sono in realtà quattro, nel senso che ai tre usciti oggi c’è da aggiungere «Settembre», messo in mare già a settembre 2015 e che, in un modo o nell’altro, è stato la cavia, da un punto di vista editoriale, per gli altri tre.
Di «Settembre» non merita parlarne qui. Potete, volendo, fare un salto qui.
Di «Da zero a infinito» non posso che dirne bene, davvero. Fabio Lastrucci ha un dono rarissimo tra chi scrive: vi sorprende a ogni capoverso. Voi potete tentare di immaginare qualcosa man mano che leggete, ma è letteralmente fatica sprecata. In più Lastrucci conosce bene i meccanismi della SF, del gotico, dell’horror e del weird, ma rimane comunque, sempre se stesso.
Di Mario Giorgi posso dire che l’ho conosciuto un’infinità di tempo fa, quando venne a fare una presentazione in libreria. Eoni fa. Quanto a «Società del Programma Spaziale» devo ammettere che la pima lettura mi lasciò affascinato ma perplesso. Perplessità che è divenuta sorpresa insieme ad un grado profondo di fascinazione alla seconda e terza lettura. Un libro che mi ha, in realtà, inseguito nel tempo e la cui unica soluzione era quella di pubblicarlo, in modo da poter condividere la fissazione.
Quanto a «Isola di Passaggio», di Silvia Treves, è, insieme al racconto lungo (o romanzo breve) pubblicato in ALIA Evo 2.0, parte del ciclo dei Nuovi Mondi, un ciclo che la mia gentile metà sta inseguendo da anni, cercando di dargli un minimo di unità. Ma Silvia Treves, impegnata dal lavoro e dalla sua attività di editor, anzi di editrix, ha davvero poco tempo per ricucire i frammenti e riuscire a scrivere una storia definitiva del suo universo. Ma non abbiamo ancora perduto le speranze. Intanto, se avete letto «Un sole troppo lontano» su ALIA Evo 2.0 qui potrete trovare insieme un antefatto e un seguito…
A questo punto posso soltanto fornirvi il modo per entrarne in possesso.
– Per il formato .mobi,. su Amazon.it, impostando la ricerca su «ALIA Arcipelago».
– Per il formato .epub su LN-LibriNuovi, nella pagina del Bookstore.
Gli e-book costano € 2,99 cadauno. Ma forse l’ho già detto…
E tantissimi auguri di una buona lettura.
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Fingendo di essere un editore

6e10acda13743c704c0d0904291f0b5dNon ho più fatto molto, ultimamente. «A parte le consuete millanta cose». No, lo so, è così, ma parlavo di scrivere. Scrivere per raccontare qualcosa.

Ho in mano ciò che mi è rimasto dall’ultimo ALIA Evo, un raccontone di 90 pagine autoscartato per ALIA e che promette di diventare almeno il doppio, dove ho inserito, probabilmente, troppe cose per uscirne narrativamente vivo.
Ma di questo “racconto” ne riparlerò – e ci rimetterò le mani – in vacanza, adesso pensiamo alle cose serie. Dei tre e-book che insieme a Silvia ho preparato in quest’ultimo mese e mezzo. Un romanzo di Mario Giorgi, un’antologia di 15 racconti di Fabio Lastrucci e un racconto lungo e due brevi di Silvia Treves. Usciranno nei prossimi giorni, appena in tempo, spero, per essere portati con sè in vacanza. Tre e-book che affermano l’esistenza della nuova collana ALIA Arcipelago. E, dal momento che esiste un comunicato stampa dell’editore – si prega di non ridere –, lo riporto qui sotto, tanto perché sappiate di che cosa si parla:

«Tre e-book. Un romanzo, un racconto lungo e 17 racconti brevi, per un totale di 500 e passa pagine.
A firma di tre nomi di ALIA Evo: Mario Giorgi con «
Società del Programma Spaziale», Fabio Lastrucci con «Da zero a infinito» e Silvia Treves con «Isola di passaggio».
Racconti di fantascienza e racconti fantastici, storie ambientate sulla Terra e storie che nascono e si sviluppano su pianeti e satelliti del Sistema Solare e oltre, storie di speranza e storie di illusione, di curiose fissazioni, di singolari manie, di vicinanza e di distacco, di diversità e di somiglianza. Storie dove misteriose creature si sono impadronite di un angolo di Napoli, dove singolari mostri sopravvivono in cantina, dove fantasmi educati non vogliono abbandonare il loro piccolo mondo, dove nel nome di una misteriosa impresa si è pronti letteralmente a scomparire e storie dove una curiosa mummia può essere il
quid che rende un nuovo mondo più accettabile.
Storie così, capaci di stupirvi, che escono nello stesso momento perché ALIA Evo ci ha insegnato che lavorando insieme si ha speranze di essere ascoltati. E letti.
Aiutare a vedere un mondo diverso, perché il fantastico è l’unica via per liberare una caratteristica profondamente umana: l’immaginazione. E ALIA Arcipelago lavora per farvi immaginare.»

9b24173511474ed13a5a798658a383c3«E dopo?» Come sarebbe? «Dico dopo, dopo questa uscita collettiva?» Seguiranno altri e-book, non ci siamo mica stancati, che, nuovamente, usciranno a triplette. E poi, dopo l’uscita di ALIA Evo 2.0 in forma cartacea – ne parleremo da settembre 2016 – la strada per avere i tre volumi in forma cartacea sarà aperta.

«Hai intenzione di fare l’editore?» Non… No, effettivamente non lo so. Vedremo. Però dopo aver venduto per più di trent’anni libri di altri, arrivare a rovinarsi nuovamente rifarsi una vita vendendo anche libri propri potrebbe essere una pessima buona idea. Come dicevo, vedremo. Intanto nei prossimi giorni potrete vedere i nuovi e-book, sia su Amazon.it nel formato .mobi che presso il bookstore di LN-LibriNuovi nel formato .epub.

Vi aspettiamo.

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P.S.: le “copertine” che abbiamo inserito in questo post – «abbiamo» nel senso di me e mia moglie Silvia – NON sono le copertine definitive ma prove scherzose. Le vere copertine sono tutt’altra cosa. Speriamo.

ALIA, un post definitivo

Di nuovo ALIA? Ma non sei stufo?
No, non lo sono.
Tanto più che esistono persone che si comportano nei confronti di ALIA come il famoso San Paolo caduto da cavallo, improvvisamente folgorato dall’esistenza della divinità.
Non scherzo, potete dare un’occhiata al sito ALIA Evolution dove rispondo a un cortese ma deciso lettore che lamenta la scarsa pubblicità condotta per recuperare ALIA. Sicché eccomi qui, fuori programma, per presentare l’antologia con ciò che rimane della sua parte cartacea.

ALIA è nata nel 2003, nientepopodimeno. Le circostanze della sua nascita sono riportate in un pagina di questo blog, proprio qui. Ne esistono ancora due copie, tutte e due scassate e malconce che ospito nella libreria di casa. Quindi si può considerare esaurito.

Dopo il primo ALIA, sottotitolo «L’arcipelago del fantastico», ne uscirono altri… nove.
ALIA 2, nel 2005, 388 pagine e 26 autori. Praticamente esaurita, ne rimane soltanto la copia elettronica, sia del testo che della copertina. ALIA 3, nel 2006, 378 pagine e 25 autori. Ne rimangono (credo) cinque copie nella cantina di mia madre, cantina vasta e non del tutto esplorata. Se le vuole il braccio destro di Dio posso ripescarle, altrimenti voglio essere ricoperto d’oro come se cercassi El Dorado. A parte gli scherzi, chiedendo con grazia posso anche studiare un modo per recuperarle, ma con molta grazia, mi raccomando.

Tutti e tre i primi ALIA sono presentati qui, con intro, titoli dei racconti e nomi degli autori. Un esercizio un po’ malinconico, lo so, ma che si può fare.

ALIA [giappone], 2007. Otto racconti e otto autori, 152 pagine, copertina di Terada Katsuya. Per scoprire i nomi degli autori dei tre volumi dovete andare qui. Sostanzialmente esaurita, ne ho una copia qui sulla scrivania che posso offrire per 10.000 euro. 10.000 e uno, 10.000 e due, 10.000 e tre… aggiudicato al signore col bastone di cristallo e la redingote arancio.

ALIA [italia], 2007. Dieci autori, dieci racconti e 194 pagine. Per vedere titoli e autori sempre qui.  Disponibile in un certo numero di copie, ISBN 9788890145575, prezzo 12,00 euro. Presso IBS e altre librerie on line. Volendo anche scrivendo a cs_libri[at]fastwebnet.it. Senza spese di spedizione.

ALIA [anglosfera], 2007. Otto autori, otto racconti e 220 pagine. Tra gli autori David Brin, Cory Doctorow, Michael Moorcock e Walter Jon Williams e l’elenco completo qui. ISBN 9788890145582, € 12,00. Disponibile Presso IBS o, come sopra, ordinandolo a cs_libri[at]fastwebnet.it.

Seguì poi, a distanza di un anno:

ALIA Autori Italiani, 2008, 12 autori, 12 racconti e 208 pagine. Copertina di Suemi Jun, titoli e autori qui. Disponibile senza se e senza ma, ISBN 9788895526102, € 14,00. Sempre presso IBS e ordinandolo a cs_libri[at]fastwebnet.it.

ALIA Sol Levante, 2008, 11 autori , 11 racconti e 186 pagine. Titoli e autori come sempre qui, disponibile entro pochi giorni sia presso IBS e similari o scrivendo a cs_libri[at]fastwebnet.it.

Un altro anno e nel 2009 esce ALIA Anglostorie, 2009, 144 pagine, 7 racconti, 7 autori tra cui Ted Chiang e Karl Schroeder e altri, tutti qui. Disponibile senza problemi, ISBN 9788895526164, € 14,00, sia presso IBS e altre librerie on line o scrivendo al solito cs_libri[at]fastwebnet.it. Sempre invio senza spese.

Coraggio, ci siamo quasi.

Nel 2011 esce ALIA Storie, 340 pagine con copertina di Hitoshi Yoneda e autori Giapponesi, Cinesi, Italiani, Spagnoli, Americani e di Singapore autori di 22 racconti. Qui l‘elenco degli autori. Disponibile anche di notte e negli week-end per € 19,50, presso IBS e compagnia bella o vergando due righe al solito cs_libri[at]fastwebnet.it.

E arriviamo al 2014. Nel mezzo c’è stata la chiusura della libreria CS (2012) e qualche altro problema – personale e no.
Nel 2014 esce ALIA Evo 1.0, prima versione del nuovo ALIA interamente elettronico. Ovviamente è disponibile in formato .mobi presso Amazon.it e presso LN-LibriNuovi in formato .epub e .rtf. 361 pagine, diciassette titoli e diciassette autori, quattro dei quali stranieri. In vendita a € 5,99.

E nel 2016, proprio il 17 marzo, a distanza di 4 anni dalla chiusura della libreria CS, esce ALIA Evo 2.0, per la prima volta un Alia interamente italiano e a detta di qualcuno — no, i nomi non li dico, ma non mento — un’ottima antologia. Evidentemente gli italiani hanno imparato a scrivere fantastico. 507 pagine (!!!), diciassette autori e diciassette storie che si possono trovare qui in formato kindle e qui, presso LN-LibriNuovi in formato .epub e .rtf. Sempre € 5,99.

Bene.
Adesso, quando avrò finito e avrò postato il tutto mi verranno in mente altre tre o quattro cose che dovevo assolutamente dire… tra le altre che da domani ALIA Evo 1.0 verrà diminuito di prezzo e che il lettore che l’ha acquistato oggi ha diritto a € 1,22 di rimborso…
Vabbé.
Adesso almeno per qualche giorno resterà questo post, non solo biecamente commerciale ma moltiplicato per tre, su Alia Evolution, F&R e LN-LibriNuovi.
A rileggerci presto, è stata dura ma ne valeva la pena…

N.B.: questo post è apparso contemporaneamente su Fronte & Retro e su LN-LibriNuovi.

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ALIA Evo 2.0, come raggiungerlo

coperta per blog ALIA-4 22032016ALIA Evo 2.0, dopo lungo e accurato lavoro (spero) è finalmente uscito. Seguiranno nei prossimi giorni iniziative di sostegno, animazione, presentazione del volume sperando di non ritrovarci soltanto con i consueti, eroici fans ma con qualche volto nuovo.

In particolare sottolineo volentieri anche qui, a futura memoria, che presso il Mu.Fant., Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino, alle ore 16.00 del 16 aprile Per l’occasione presenteremo qualcosa di inatteso, anche se adesso è troppo presto per entrare in argomento.

Per quanto riguarda il volume di per sé possiamo presentarne qui, in maniera più o meno definita, dove trovarla e in quali formati.

ALIA Evo 2.0 in formato .mobi: disponibile su Amazon.it.

Potete cliccare sulla copertina e leggervi gratis i primi tre racconti, — La discoteca e le querce di Consolata Lanza, Il corridore mancino di Eugenio Saguatti e Navigatori delle lunghe distanze di Vincent Spasaro, ovvero tre degnissimi rappresentanti degli altri quattordici racconti. Il prezzo è di € 5,99: noi non crediamo al prezzo bassissimo acchiappagonzi. Venderemo di meno? Beh, pazienza, tanto comunque i gonzi non abboccano nemmeno se mettiamo ALIA in vendita a € 0,99…

ALIA Evo 2.0 in formato .epub disponibile su LN-LIbriNuovi*

Qui niente assaggi. In compenso potete dare un’occhiata al sito di LN. 950 recensionì, interventi, interviste, trionfi e sconfitte nel mondo del libro. Nel caso vi annoiaste…

ALIA Evo 2.0 in formato .pdf disponibile su LN-LIbriNuovi

 C’è gente che dice che leggere in .pdf non è nemmeno leggere e non pochi e-reader – il mio e-reader Sony, ad esempio – storcono il naso a tentare di leggerne uno e diventano eterni a scaricarlo o a girare una pagina, ma sappiamo per certo che c’è qualcuno che lo usa e quindi, chi siamo noi per decidere?

E poi, nel caso voleste leggere l’ALIA precedente, sarà sufficiente schiacciare qui per trovarvi sulla pagina di ALIA Evo 1.0 .in formato .mobi. Sarà un bel leggere, lo giuriamo.

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Siamo contenti?

Sì, abbastanza.

Ma non vi manca la carta?

È un discorso complicato sul quale comunque torneremo. È possibile che si arrivi a un ALIA Evo 2.0 su carta, molto dipende dalle vendite di quello virtuale. E non poco dipende dalla volontà dell’attuale editore – il sottoscritto, detto per inciso – di imbarcarsi in una stampa senza avere un distributore. Qualcuno ha parlato di Crowfounding, per esempio, e mi sembra un’idea accostabile, ma ciò non toglie che distribuire il volume cartaceo in Italia può essere: 1) suicida da un punto di vista economico, e 2) un bushido organizzativo.

Ma di questo riparleremo, intanto correte a comprare ALIA Evo 2.0, presto.

E buona lettura a tutti!

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La vigilia di ALIA Evo 2.0

alia evo C 1.8Domani, 17 marzo, uscirà ALIA Evo 2.0.

Le ultime ore sono state affannose, convulse, talvolta confuse, in qualche momento comiche, in altri catastrofiche. E non è ancora finita. In linea di massima, comunque, ci siamo.

Diciamo che da domani potrete scaricare da Amazon.it e da LN-LibriNuovi al modico prezzo di € 5,99 ALIA Evo 2.0, scritta da diciassette autori per cinquecento pagine. Fantascienza, gotico, ghost stories, weird, horror… Un risultato che ci rende felici come bambini con un giocattolo nuovo.

Io e Silvia abbiamo letto ALIA in tutti i modi, per editarlo, per correggerlo, per impaginarlo e siamo orgogliosi del risultato. Certo, non mancheranno i refusi – anche se abbiamo fatto il possibile per ridurli al minimo possibile – ed è possibile che l’impaginazione non sia ovunque perfetta, ma rendetevi conto: 500 pagine, provenienti da macchine e programmi diversi, non è stato uno scherzo normalizzare tutto.

Da dopodomani – da lunedì, via, – partirà il lavoro per i libri della collana «Gli autori di ALIA» – ma per un momento ci fermiamo. E tiriamo il fiato.

Alleghiamo di seguito il testo del comunicato stampa per l’uscita dell’antologia. Tanto per sapere dove ritrovarlo quando servirà…

«ALIA è una parola che non esiste nella lingua italiana.
Solo per il momento, forse.
Ma per un gruppo di persone, autori e lettori, ha un significato ben preciso fin dal 2003, ovvero dalla data della prima edizione di un’antologia divenuta leggendaria.
Significa fantastico – gotico, steampunk, space opera, distopia, horror, fantastico quotidiano, ghost story, fantasy, weird – scritto da autori italiani e autori stranieri. Siamo arrivati alla dodicesima edizione e alla seconda edizione in formato digitale.
Ma questa dodicesima edizione ha una particolarità: è scritta soltanto da autori italiani. Diciassette autori che hanno deciso di unirsi in un’operazione bizzarra e inattesa nel panorama italiano, accostando i loro testi e creando un’antologia di cinquecento pagine. Un’antologia virtuale, perché l’edizione elettronica è una conferma alla nostra visione corale della narrativa.
Siamo fuori moda, lo ammettiamo.
Siamo superati; collaboriamo piuttosto che litigare, leggiamo prima di scrivere, pensiamo prima di parlare.
Il risultato l’avete davanti a voi: un testo felicemente ricco di sfumature e carico di visioni: allucinanti, spaventose, remote o malinconiche.
Il viaggio di ALIA continua.»

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Sulla rampa di lancio.

8afab46ef1953c7ced358599d3a197b2Sì, proprio così. Siamo quasi al termine della lunga attesa: Silvia, infatti, ha sostanzialmente terminato il suo racconto.

«Beh, ci voleva tanto?». Vero, ma il problema di Silvia è quello di aver seguito il parto di altri racconti prima di aver potuto lavorare al suo. Ma il vero fatto è…

Qualche problema?

Ecco, la prima stesura del racconto è stata di 135.000 caratteri, equivalente, nell’impaginazione di ALIA a 83 pagine. In questo momento Silvia è qui, di fronte a me, che sta tagliando ferocemente ma, nonostante la buona volontà dimostrata, sono praticamente certo che il suo racconto, alla fine, sarà in assoluto il più lungo. In confronto l’aborrito e autoaborrito Cavazza è stato sintetico ed executive. Il racconto, – ovvero la novella – di Silvia verrà sistemata al termine dell’antologia in modo da non spezzare il ritmo di lettura, cioé per non scoraggiare il lettore che non sopportasse la sua vicenda o il modo in cui la racconta. Concordemente con quanto deciso nel gruppo FB ALIA Evo 2.0 i racconti saranno alternati per dimensioni e sottogenere di fantastico. Nei prossimi giorni pubblicherò in questo sito e su nella pagina FB di ALIA un indice del volume.

Altra piccola tessera del mosaico, martedì 23 febbraio mi arriverà anche l’ultimo racconto, quello di Fulvio Gatti, un racconto tormentato (dal sottoscritto) ma meritevole di tante perverse attenzioni.

Piccolo particolare – o forse non troppo piccolo – l’antologia sarà oltre le 450 pagine…

Troppo? Beh, noi crediamo sia un’ottimo risultato. Questo è il primo ALIA ad uscire soltanto con autori italiani e ritengo sia stato un bene non aver posto limiti di lunghezza né di ispirazione.

10c2df1a5a4a9b0828874ec2f74fe383Cosa ne sarà di questa megaantologia? Beh, uscirà nel formato kindle, e nel formato .epub, sarà leggibile su Amazon.it e presso il sito di LN-LibriNuovi. Ma ulteriori valutazioni sono in corso presso bookrepublic, ultimabooks e sbfstealth e non è escluso possa uscire anche in uno di queste librerie on line. Il prezzo dovrebbe essere compreso tra i 5 e i 6 euro, che significa un utile di circa due euro sulla versione pubblicata su Amazon e percentuali crescenti sulle altre versioni. L’utile dell’edizione elettronica – insieme ai circa 70 euro della versione precedente – dovrebbe essere reinvestito sulla versione cartacea dell’antologia. È bene aggiungere, a questo proposito, che per affrontare la spesa della stampa bisogna: 1) ovviamente sperare in un incasso un po’ più abbondante, 2) ragionare in maniera radicalmente diversa, nel senso che si dovrà fare una previsione fondata sulle vendite potenziali e valutare la possibilità di collaborare con un altro editore. Ovviamente, nel caso di edizione cartacea, le possibillità si moltiplicano: sarà esattamente la stessa antologia? Sarà una versione in qualche modo ridotta? Saranno scelti racconti da ALIA Evo 1.0 e da ALIA Evo 2.0? Ma di questo credo potremo e dovremo riparlare.

E la pubblicità? Beh, puntiamo come sempre sui “soliti noti” in campo fantascientifico e fantastico, quelli che hanno a suo tempo già recensito ALIA Evo 1.0 e confidiamo vogliano ripetersi per ALIA 2.0. Poi, avendo sottomano un collaboratore di Carmilla e de L’Indice dei libri credo andrò a presidiare la sua casa con un grosso cartello: «Vuoi che me ne vada? Parla di ALIA Evo 2.0.»

La prefazione a questa antologia sarà, come nelle edizioni precedenti. stesa da Silvia Treves. Diciamo che abbiamo preferito la tradizione a una nuova presentazione, valutando che il valore di una grossa firma in cima all’antologia non avrebbe portato alla causa più che tanto aiuto.

Ad ALIA Evo 2.0 seguiranno le antologie o i romanzi personali degli autori di ALIA, quelli dei quali mi è capitato di parlare qui.  E anche da questi, probabilmente, è possibile recuperare qualche soldino per un’ALIA stampata…

Per il momento mi fermo qui. Restate connessi, tutti quanti.

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Il Punto, a quattro mani

Quest’utimo articolo del 2015 è stato scritto da me, Massimo Citi, con appollaiata alla mie spalle Silvia Treves, teoricamente intenta a correggere i compiti, ma in realtà pronta a intervenire sul testo. Per evitare ulteriori discussioni ho tenuto anche i suoi interventi che appariranno nel post con un altro colore.

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Mancano otto giorni alla fine dell’anno. Il che non è molto, via ammettiamolo. Alla serie dei racconti per ALIA Evo 2.0 si sono aggiunti, intanto, altri due racconti. Il primo è «Fifone» di Valeria Barbera, un delizioso horror con due bambini come protagonisti – ciò che la nostra anima perversa e dispettosa predilige nel campo orrorifico – e il racconto «La discoteca e le querce» di Consolata Lanza, una storia di fantasmi rarefatta e malinconica, un piccolo capolavoro. A questo punto mancano soltanto il racconto di Massimo Soumaré, del quale ho avuto se non altro occasione di leggere l’incipit, e il diciassettesimo racconto, del tutto imprevisto fino a pochi giorni fa, scritto da Fulvio Gatti, autore di un curioso racconto pubblicato nel nostro decimo Fata Morgana, oltre che di una caterva di altre cose e cosette e storico coordinatore di Torino Comics.

Con il raggiungimento del diciassettesimo autore – non si tratta di un commensale, rilassatevi e non siate superstiziosi – la struttura di ALIA Evo 2.0 è sostanzialmente definitiva. Mancano ancora due racconti che saranno terminati entro la prima decade di gennaio (LA PRIMA DECADE DI GENNAIO, È CHIARO A TUTTI?), la parte centrale del racconto di Silvia Treves  (compatitemi, ho combattuto su due fronti: la scuola e ALIA, Alia è stato il fronte migliore. ST) che abitualmente scrive l’incipit, poi la chiusura e quindi la parte centrale del testo (non è vero, la chiusura si palesa verso metà del racconto ST) . Non chiedetemi come fa (si tratta di intuito, scrivo con l’emisfero destro ST). Resta da fare un briciolo di editing a un paio di racconti, poi… vabbé, Silvia mi ha fatto notare che il mio racconto è almeno in parte… incompleto e che farò bene a rimetterci le mani. Questo succede a  convivere con un’editrix – come insegna il buon Paolo Cavazza  – anche se, per le meno, avrò la possibilità di vendicarmi, pardon, di rifarmi leggendo il suo. Il tutto, comunque, ci porterà via pochi giorni e per l’epifania saremo pronti.

Tranquilli, non siamo in mezzo al guado: succede a ogni nuovo ALIA: prima c’è il caos poi tutto a va a posto. È come l’assemblaggio delle proteine: l’ordine della struttura finale è insito nella sequenza degli aminoacidi: ovvero la sequenza dei racconti nasce da sola dalle loro qualità intrinseche. E io spero di dimostrarlo scrivendo l’introduzione! ST.

Ma che cos’è questa ALIA 2.0? Bella domanda. Diremmo una rassegna di narrativa fantastica che – teoricamente – dovrebbe tenere attaccati alle pagine i lettori. Un’antologia dove si incontrano, collaborano, sognano e delirano diciassette autori. Senza gelosie, senza invidie, senza ansia né timori ma in scioltezza, come in un lungo, divertente giro in bicicletta o sugli sci. Nonostante la diffusa convinzione – fin troppo diffusa per la veritàche non sia possibile costruire una vera antologia fantastica di autori italiani (notoriamente rissosi come i polli di Renzo) che meriti davvero di essere letta, ALIA Evo 2.0 è in dirittura d’arrivo. ALIA è l’Arcipelago del Fantastico: tra i suoi autori vi sono vecchie e nuove leve del fantastico e della fantascienza italiana, veterani e spine, vecchi filibustieri e giovani corsari, quanto merita leggere per andare Oltre.

Questa volta non ci sono autori stranieri. Vero. Ma noi siamo esploratori, non turisti e per andare lontano non dobbiamo percorrere mezzo mondo: veleggiare lungo le nostre coste  può riservare molte sorprese. I migliori auguri di tranquille feste e di un 2016 normale e persino un po’ noioso come una domenica pomeriggio piovosa. coperta ALIA dic 2015

ALIA Evo 2.0. Come andrà a finire?

arthurcclarke101182Stamattina ho finalmente scritto «Fine» in calce al mio racconto. Titolo provvisorio: Una nuova vita, trentatrè pagine del formato ALIA, una miseria rispetto a Cavazza con le sue 80 pagine. Ma fortunatamente gli altri autori di questo ALIA sono stati più modesti e contenuti. O meno coraggiosi. Perlomeno quelli che hanno già inviato i loro testi. Sinceramente non è stato facile arrivare alla parola fine, dal momento che mi sono imbarcato in un tour de force non dei più facili. In compenso ho acquisito una cultura invidiabile in tema Buchi Neri, Supernovae, fibre sintetiche e simmetrie chiraliche.

Ultime due piccole note per gli  interessati: la prima è che non ci sono tranx, in questo racconto. L’aspetto esotico e/o sorprendente è la IA (Intelligenza Artificiale) di una nave. Secondo elemento: il racconto è scritto al presente. Sono desolato per la neonata “Associaziane per la difesa del passato remoto in fantascienza”, ma il racconto è nato così e così resterà. Magari è un bidone, ma al passato remoto non veniva proprio.

Vogliamo controllare gli autori, tanto per vedere che non manchi nessuno?

Vittorio Catani. Danilo Arona, Chiara Negrini, Maurizio Cometto, Eugenio Saguatti (il cui racconto è arrivato nei giorni scorsi), Francesco Troccoli, Vincent Spasaro, Fabio Lastrucci, Mario Giorgi, Davide Zampatori, Paolo Cavazza e il sottoscritto, Massimo Citi. In attesa a giorni, Consolata Lanza, Massimo Soumaré, Valeria Barbera e, immancabilmente, Silvia Treves. Totale: 16 autori (se per caso ho dimenticato qualcuno me lo dica [con gentilezza, per carità], idem se avete un racconto nel cassetto ma non avete osato inviarlo finora…) per un’antologia che viaggerà tra le 300 e le 400 pagine. Piccola nota su Silvia Treves: la poveretta, oltre a curare con me l’edizione del futuro volume e a tentare di scrivere il proprio racconto, è stata incastrata nelle infinite grane create da «La buona scuola» di Renzi, con una parte degli insegnanti che hanno preso servizio in ottobre o in novembre e con grane ridicole tipo: «insegnante di diritto per le superiori inviato in una scuola media». E a fare che, direte voi? Bella domanda. Più che di Buona Scuola dovremmo parlare Hellzapoppin’s School, ovvero di Scuola dell’assurdo.

ionescoManca Davide Mana e sono io il primo a dispiacermi per la sua assenza, dopo la collaborazione in tutti gli ALIA precedenti e a diverse edizioni di Fata Morgana. Ho scritto a Davide ma il nostro uomo non è purtroppo disponibile per diversi motivi che non starò a spiegare qui. Non posso che riportare la sua frase su ALIA Evo 2.0: «Io sono qui che faccio il tifo per Alia». Ottimo, ricordati di noi la prossima volta.

A questo punto si può lanciare uno sguardo d’insieme all’antologia com’è al momento attuale? Beh, sì, si può anche tenendo conto dei cenni ricevuti sui racconti in arrivo. Diciamo che ci sono nove racconti di sf – dalla space opera alla Terra post-catastrofe ambientale, alla hard-sf, all’intelligenza non umana – due steampunk (particolarmente graziosi entrambi). tre ottime storie di fantasmi e due purissimi horror. L’insieme è ricco e curioso, davvero capace di dare un quadro d’insieme alla narrativa fantastica italiana contemporanea.

Che altro aggiungere? Beh, che se continua così al massimo per febbraio la nostra antologia vedrà la luce. Rimanete sintonizzati.

P.S. questo post esce in contemporanea sul blog Fronte & Retro.

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Questa NON è la copertina di ALIA Evo 2.0

[*] È di questi giorni l’uscita per l’editore Meridiano Zero della seconda edizione del suo romanzo Il Quinto Principio.
[**] Con un racconto di Danilo Arona è appena uscita l’antologia Malombre da Dunwich Edizioni. 
[***] Il 24 novembre è uscito in e-book il racconto Hypnos da Delos Edizioni.

ALIA, L’Indice e gli Universi paralleli.

hugmentedNon si tratta di un nuovo, sorprendente romanzo di sf né di una vicenda dai tratti assurdi di bibliomani spediti in una Terra B, ma semplicemente della giustapposizione di due fatti che in qualche modo hanno a che fare con mia moglie e me.
La prima è l’uscita del podcast registrato da Silvia Treves e da me nel corso del mese di ottobre, dove di parla di universi paralleli, ucronia, controstoria e altri assurdi universi. Il podcast, registrato e pubblicato da HUGMENTED Fantascienza in podcast si può recuperare sul loro sito, cioé QUI o anche sulla mia pagina FB, cioé QUI. Contiene una chiacchierata poco seria ma se non altro piuttosto informata sul tema degli universi paralleli in letteratura. Il podcast contiene anche alcune riflessioni su cinema e universi paralleli, condotte da Maximo Dikotomiko da Dikotomiko Cineblog e interpella Bruno Luccisano del blog Pendolaria che ci parla di un plot televisivo di grande potenzialità, La Svastica sul Sole.
Insomma, indipendentemente dalla nostra presenza, più o meno illustre o trascurabile, merita comunque ascoltare il podcast. Ne uscirete con una buona cultura filmica e qualche rudimento narrativo sul tema.
novembre2015_sito-700x336La seconda parte di questo post riguarda ALIA Evo 1.0, ovvero il “vecchio” ALIA pubblicato su Amazon.it e su LN-LibriNuovi. Su «L’Indice» di novembre 2015 Franco Pezzini dedica alla nostra creatura un numero considerevole di parole, unendoci idealmente con altre antologie di fantascienza e fantastico più o meno coeve. La sensazione, a leggere l’intera pagina, è che ALIA sia un elemento in movimento di un quadro che nonostante tutto – la mancanza di denaro, di pubblicità, di attenzione da parte dei media, di una lingua sufficientemente diffusa, di un vasto pubblico di lettori e costretta a una progettualità a breve termine – riesce comunque a risultare pieno di vita e di animazione, essenzialmente grazie all’impegno profuso da autori poco noti e editori ancor meno noti.
Non è facile esprimere la nostra soddisfazione di far parte di una tale movimento di eroici illusi. Noi andiamo avanti, sperando di poter continuare, nonostante tutto, a divertirci.
logo_alia viola

ALIA, Luna lontana e dintorni

Reduce dal successo…

No, calma un momento.
Diciamo che il lavoro per creare una collana con il nome «ALIA» continua, tanto è vero che questo articolo esce su ALIA Evolution, l’organo ufficiale del gruppo di ALIA.
Dopo aver affibbiato anche a «Settembre», pubblicato in settembre (ovviamente) il quadratino magico:
tra ieri e oggi ho pubblicato su Amazon anche «Luna lontana»[*], sempre con il logo «ALIA».
Seguiranno altri lavori. Cominceremo con Silvia Treves (immagino sia il suo racconto lungo, Cielo clemente, o forse un’antologia che raccolga i suoi racconti di sf) e Mario Giorgi. Il libro di Giorgi è un romanzo dal titolo «Società del Programma Spaziale» che naturalmente ho già letto e che, curiosamente, in tutti i nostri messaggi appare come SPS. Tanto è vero che per scriverlo qui ho dovuto controllare il titolo originale dal momento che continuavo a chiamarlo SPS. Ancora un minimo di tempo per riguardarlo e apparirà presto sulle pagine di Amazon.it.
Dopodiché il progetto, anzi la collana «ALIA», prenderà il volo. Con gli altri, non pochi, candidati alla collana.
«Luna lontana» è un piccolo frammento della storia della Corrente. Anch’esso, come «Settembre», è ambientato su un pianeta dei Mondi Credenti, Cam, molto diverso dal pianeta Settembre. Niente soldati, nessuna guerra, nessun nemico fanatico o amico dalle dubbie intenzioni… «Luna lontana» è la storia di un bambino di 10-11 anni di nome Balthazar che, pur essendo nato e cresciuto sul pianeta Cam (gli altri due pianeti del sistema si chiamano Sem e Jafet) ogni notte sogna l’apparizione della Luna. Che luna è? Istintivo per ognuno di noi immaginare la nostra placida Selene ma Balthazar, che ha sentito soltanto descrivere il satellite della Terra, può immaginare e talvolta forse vedere una luna magica, una grande luce sospesa nel cielo.
Ma il mondo intorno a Balthazar non si ferma. I suoi genitori adottivi, Edna e Vlado, tirano avanti come possono, lavorando e cercando di sbarcare il lunario in un mondo solo recentemente terraformato. E sono i problemi di Edna e la «presenza» di Glenna Reich – che qualcuno forse ricorderà di avere incontrato nel «Perdono a dio», ancora disponibile gratuitamente su Lulu – a porre Balthazar in una situazione non facile.
Tra i protagonisti della vicenda c’è anche HundAlexis, ovvero un OGM uomo-cane, responsabile degli impianti che ricercano acqua nella profondità di Cam. HundAlexis è una specie di secondo padre per Balthazar, ma è un individuo decisamente curioso e dal carattere non facile.
Se vi state chiedendo se la storia finisce bene posso rassicurarvi, non mi interessa rendere la vita impossibile ai miei personaggi, solo talvolta non facile, ma nulla di più.
È possibile che qualcuno tra chi mi legge che l’abbia già scaricato, ho infatti pubblicato una versione di «Luna lontana» su Lulu gratuitamente qualche tempo fa. A quell’edizione risale la recensione del 2012 di Gelostellato (che ringrazio ancora).
Adesso tento la via della pubblicazione a pagamento (modico, tuttavia) e con essa fissiamo la nascita ufficiale della collana ALIA. Potete trovarla QUI.
Rimanete sintonizzati.
Di seguito l’intro alla versione pubblicata su Amazon.it.
Luna lontana è nato come proseguimento ideale de «Il perdono a dio», un racconto lungo (o un romanzo breve) dove appaiono per la prima volta i “Signori dei Nodi”, ovvero individui virtuali in grado di proiettarsi in forma replicata in ogni luogo. I “Signori” sono stati l’invenzione di una donna, Glenna Reich, morta e reincarnatasi attraverso il substrato, la rete subquantistica che unisce i mondi umani.
Luna lontana si è però rivelato qualcosa di molto diverso. Balthazar, un bimbo di 10-11 anni si è dimostrato un personaggio deciso e tenace, tanto da contrapporsi a Glenna Reich e sommessamente, quasi inavvertibilmente, vincere. Al suo fianco un altro personaggio importante per l’intero ciclo della Corrente: HundAlexis, una creatura nata, come tutti i tranx – o moreauviti o zoogeni –, da DNA umano e animale.
Ma i veri protagonisti della vicenda sono, probabilmente, Cam, il pianeta dove vive Balthazar e il suo nucleo, ed Etiopia, la Luna lontana e dimenticata.
A voi lettori decidere.
Un piccolo particolare: HundAlexis ritornerà in altre due vicende della Corrente, tutte e due ambientate in tempi successivi. In «Luna lontana» egli appare già invecchiato mentre nelle altre storie è decisamente più giovane. Prima di scervellarsi a cercare di comprendere la successione degli eventi o gongolare pensando che a un errore dell’autore, chiarisco che gli umani hanno diritto a un trattamento di ringiovanimento periodico, trattamento che non è previsto per gli zoogeni. A meno che, come HundAlexis, non siano soggetti molto particolari. Il che potrà sembrare ingiusto, e probabilmente lo è, ma non è proficuo discuterne ora. Si tratta infatti del tema di un altro romanzo, peraltro piuttosto lungo, che uscirà presto: «Un problema di tempo».
Buona lettura!
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[*] Piccola nota per i fanatici appassionati del passato remoto in sf: il romanzo è al passato remoto. Coraggio, vincerete!