Questa specie di scioglilingua si ottiene mischiando come capita i titoli dei quattro e-book che abbiamo pubblicato. Dite che non vuol dire nulla? Beh, a noi sembra se non altro dimostrare che si parla di fantascienza…
Questa specie di scioglilingua si ottiene mischiando come capita i titoli dei quattro e-book che abbiamo pubblicato. Dite che non vuol dire nulla? Beh, a noi sembra se non altro dimostrare che si parla di fantascienza…
Non ho più fatto molto, ultimamente. «A parte le consuete millanta cose». No, lo so, è così, ma parlavo di scrivere. Scrivere per raccontare qualcosa.
Ho in mano ciò che mi è rimasto dall’ultimo ALIA Evo, un raccontone di 90 pagine autoscartato per ALIA e che promette di diventare almeno il doppio, dove ho inserito, probabilmente, troppe cose per uscirne narrativamente vivo.
Ma di questo “racconto” ne riparlerò – e ci rimetterò le mani – in vacanza, adesso pensiamo alle cose serie. Dei tre e-book che insieme a Silvia ho preparato in quest’ultimo mese e mezzo. Un romanzo di Mario Giorgi, un’antologia di 15 racconti di Fabio Lastrucci e un racconto lungo e due brevi di Silvia Treves. Usciranno nei prossimi giorni, appena in tempo, spero, per essere portati con sè in vacanza. Tre e-book che affermano l’esistenza della nuova collana ALIA Arcipelago. E, dal momento che esiste un comunicato stampa dell’editore – si prega di non ridere –, lo riporto qui sotto, tanto perché sappiate di che cosa si parla:
«Tre e-book. Un romanzo, un racconto lungo e 17 racconti brevi, per un totale di 500 e passa pagine.
A firma di tre nomi di ALIA Evo: Mario Giorgi con «Società del Programma Spaziale», Fabio Lastrucci con «Da zero a infinito» e Silvia Treves con «Isola di passaggio».
Racconti di fantascienza e racconti fantastici, storie ambientate sulla Terra e storie che nascono e si sviluppano su pianeti e satelliti del Sistema Solare e oltre, storie di speranza e storie di illusione, di curiose fissazioni, di singolari manie, di vicinanza e di distacco, di diversità e di somiglianza. Storie dove misteriose creature si sono impadronite di un angolo di Napoli, dove singolari mostri sopravvivono in cantina, dove fantasmi educati non vogliono abbandonare il loro piccolo mondo, dove nel nome di una misteriosa impresa si è pronti letteralmente a scomparire e storie dove una curiosa mummia può essere il quid che rende un nuovo mondo più accettabile.
Storie così, capaci di stupirvi, che escono nello stesso momento perché ALIA Evo ci ha insegnato che lavorando insieme si ha speranze di essere ascoltati. E letti.
Aiutare a vedere un mondo diverso, perché il fantastico è l’unica via per liberare una caratteristica profondamente umana: l’immaginazione. E ALIA Arcipelago lavora per farvi immaginare.»
«E dopo?» Come sarebbe? «Dico dopo, dopo questa uscita collettiva?» Seguiranno altri e-book, non ci siamo mica stancati, che, nuovamente, usciranno a triplette. E poi, dopo l’uscita di ALIA Evo 2.0 in forma cartacea – ne parleremo da settembre 2016 – la strada per avere i tre volumi in forma cartacea sarà aperta.
«Hai intenzione di fare l’editore?» Non… No, effettivamente non lo so. Vedremo. Però dopo aver venduto per più di trent’anni libri di altri, arrivare a rovinarsi nuovamente rifarsi una vita vendendo anche libri propri potrebbe essere una pessima buona idea. Come dicevo, vedremo. Intanto nei prossimi giorni potrete vedere i nuovi e-book, sia su Amazon.it nel formato .mobi che presso il bookstore di LN-LibriNuovi nel formato .epub.
Vi aspettiamo.
P.S.: le “copertine” che abbiamo inserito in questo post – «abbiamo» nel senso di me e mia moglie Silvia – NON sono le copertine definitive ma prove scherzose. Le vere copertine sono tutt’altra cosa. Speriamo.
ALIA è nata nel 2003, nientepopodimeno. Le circostanze della sua nascita sono riportate in un pagina di questo blog, proprio qui. Ne esistono ancora due copie, tutte e due scassate e malconce che ospito nella libreria di casa. Quindi si può considerare esaurito.
Tutti e tre i primi ALIA sono presentati qui, con intro, titoli dei racconti e nomi degli autori. Un esercizio un po’ malinconico, lo so, ma che si può fare.
ALIA [giappone], 2007. Otto racconti e otto autori, 152 pagine, copertina di Terada Katsuya. Per scoprire i nomi degli autori dei tre volumi dovete andare qui. Sostanzialmente esaurita, ne ho una copia qui sulla scrivania che posso offrire per 10.000 euro. 10.000 e uno, 10.000 e due, 10.000 e tre… aggiudicato al signore col bastone di cristallo e la redingote arancio.
ALIA [italia], 2007. Dieci autori, dieci racconti e 194 pagine. Per vedere titoli e autori sempre qui. Disponibile in un certo numero di copie, ISBN 9788890145575, prezzo 12,00 euro. Presso IBS e altre librerie on line. Volendo anche scrivendo a cs_libri[at]fastwebnet.it. Senza spese di spedizione.
ALIA [anglosfera], 2007. Otto autori, otto racconti e 220 pagine. Tra gli autori David Brin, Cory Doctorow, Michael Moorcock e Walter Jon Williams e l’elenco completo qui. ISBN 9788890145582, € 12,00. Disponibile Presso IBS o, come sopra, ordinandolo a cs_libri[at]fastwebnet.it.
Seguì poi, a distanza di un anno:
ALIA Autori Italiani, 2008, 12 autori, 12 racconti e 208 pagine. Copertina di Suemi Jun, titoli e autori qui. Disponibile senza se e senza ma, ISBN 9788895526102, € 14,00. Sempre presso IBS e ordinandolo a cs_libri[at]fastwebnet.it.
ALIA Sol Levante, 2008, 11 autori , 11 racconti e 186 pagine. Titoli e autori come sempre qui, disponibile entro pochi giorni sia presso IBS e similari o scrivendo a cs_libri[at]fastwebnet.it.
Un altro anno e nel 2009 esce ALIA Anglostorie, 2009, 144 pagine, 7 racconti, 7 autori tra cui Ted Chiang e Karl Schroeder e altri, tutti qui. Disponibile senza problemi, ISBN 9788895526164, € 14,00, sia presso IBS e altre librerie on line o scrivendo al solito cs_libri[at]fastwebnet.it. Sempre invio senza spese.
Coraggio, ci siamo quasi.
Nel 2011 esce ALIA Storie, 340 pagine con copertina di Hitoshi Yoneda e autori Giapponesi, Cinesi, Italiani, Spagnoli, Americani e di Singapore autori di 22 racconti. Qui l‘elenco degli autori. Disponibile anche di notte e negli week-end per € 19,50, presso IBS e compagnia bella o vergando due righe al solito cs_libri[at]fastwebnet.it.
E arriviamo al 2014. Nel mezzo c’è stata la chiusura della libreria CS (2012) e qualche altro problema – personale e no.
Nel 2014 esce ALIA Evo 1.0, prima versione del nuovo ALIA interamente elettronico. Ovviamente è disponibile in formato .mobi presso Amazon.it e presso LN-LibriNuovi in formato .epub e .rtf. 361 pagine, diciassette titoli e diciassette autori, quattro dei quali stranieri. In vendita a € 5,99.
E nel 2016, proprio il 17 marzo, a distanza di 4 anni dalla chiusura della libreria CS, esce ALIA Evo 2.0, per la prima volta un Alia interamente italiano e a detta di qualcuno — no, i nomi non li dico, ma non mento — un’ottima antologia. Evidentemente gli italiani hanno imparato a scrivere fantastico. 507 pagine (!!!), diciassette autori e diciassette storie che si possono trovare qui in formato kindle e qui, presso LN-LibriNuovi in formato .epub e .rtf. Sempre € 5,99.
…
N.B.: questo post è apparso contemporaneamente su Fronte & Retro e su LN-LibriNuovi.
ALIA Evo 2.0, dopo lungo e accurato lavoro (spero) è finalmente uscito. Seguiranno nei prossimi giorni iniziative di sostegno, animazione, presentazione del volume sperando di non ritrovarci soltanto con i consueti, eroici fans ma con qualche volto nuovo.
In particolare sottolineo volentieri anche qui, a futura memoria, che presso il Mu.Fant., Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino, alle ore 16.00 del 16 aprile Per l’occasione presenteremo qualcosa di inatteso, anche se adesso è troppo presto per entrare in argomento.
Per quanto riguarda il volume di per sé possiamo presentarne qui, in maniera più o meno definita, dove trovarla e in quali formati.
ALIA Evo 2.0 in formato .mobi: disponibile su Amazon.it.
Potete cliccare sulla copertina e leggervi gratis i primi tre racconti, — La discoteca e le querce di Consolata Lanza, Il corridore mancino di Eugenio Saguatti e Navigatori delle lunghe distanze di Vincent Spasaro, ovvero tre degnissimi rappresentanti degli altri quattordici racconti. Il prezzo è di € 5,99: noi non crediamo al prezzo bassissimo acchiappagonzi. Venderemo di meno? Beh, pazienza, tanto comunque i gonzi non abboccano nemmeno se mettiamo ALIA in vendita a € 0,99…
ALIA Evo 2.0 in formato .epub disponibile su LN-LIbriNuovi*
Qui niente assaggi. In compenso potete dare un’occhiata al sito di LN. 950 recensionì, interventi, interviste, trionfi e sconfitte nel mondo del libro. Nel caso vi annoiaste…
ALIA Evo 2.0 in formato .pdf disponibile su LN-LIbriNuovi
C’è gente che dice che leggere in .pdf non è nemmeno leggere e non pochi e-reader – il mio e-reader Sony, ad esempio – storcono il naso a tentare di leggerne uno e diventano eterni a scaricarlo o a girare una pagina, ma sappiamo per certo che c’è qualcuno che lo usa e quindi, chi siamo noi per decidere?
E poi, nel caso voleste leggere l’ALIA precedente, sarà sufficiente schiacciare qui per trovarvi sulla pagina di ALIA Evo 1.0 .in formato .mobi. Sarà un bel leggere, lo giuriamo.
Siamo contenti?
Sì, abbastanza.
Ma non vi manca la carta?
È un discorso complicato sul quale comunque torneremo. È possibile che si arrivi a un ALIA Evo 2.0 su carta, molto dipende dalle vendite di quello virtuale. E non poco dipende dalla volontà dell’attuale editore – il sottoscritto, detto per inciso – di imbarcarsi in una stampa senza avere un distributore. Qualcuno ha parlato di Crowfounding, per esempio, e mi sembra un’idea accostabile, ma ciò non toglie che distribuire il volume cartaceo in Italia può essere: 1) suicida da un punto di vista economico, e 2) un bushido organizzativo.
Ma di questo riparleremo, intanto correte a comprare ALIA Evo 2.0, presto.
E buona lettura a tutti!
Domani, 17 marzo, uscirà ALIA Evo 2.0.
Le ultime ore sono state affannose, convulse, talvolta confuse, in qualche momento comiche, in altri catastrofiche. E non è ancora finita. In linea di massima, comunque, ci siamo.
Diciamo che da domani potrete scaricare da Amazon.it e da LN-LibriNuovi al modico prezzo di € 5,99 ALIA Evo 2.0, scritta da diciassette autori per cinquecento pagine. Fantascienza, gotico, ghost stories, weird, horror… Un risultato che ci rende felici come bambini con un giocattolo nuovo.
Io e Silvia abbiamo letto ALIA in tutti i modi, per editarlo, per correggerlo, per impaginarlo e siamo orgogliosi del risultato. Certo, non mancheranno i refusi – anche se abbiamo fatto il possibile per ridurli al minimo possibile – ed è possibile che l’impaginazione non sia ovunque perfetta, ma rendetevi conto: 500 pagine, provenienti da macchine e programmi diversi, non è stato uno scherzo normalizzare tutto.
Da dopodomani – da lunedì, via, – partirà il lavoro per i libri della collana «Gli autori di ALIA» – ma per un momento ci fermiamo. E tiriamo il fiato.
Alleghiamo di seguito il testo del comunicato stampa per l’uscita dell’antologia. Tanto per sapere dove ritrovarlo quando servirà…
«ALIA è una parola che non esiste nella lingua italiana.
Solo per il momento, forse.
Ma per un gruppo di persone, autori e lettori, ha un significato ben preciso fin dal 2003, ovvero dalla data della prima edizione di un’antologia divenuta leggendaria.
Significa fantastico – gotico, steampunk, space opera, distopia, horror, fantastico quotidiano, ghost story, fantasy, weird – scritto da autori italiani e autori stranieri. Siamo arrivati alla dodicesima edizione e alla seconda edizione in formato digitale.
Ma questa dodicesima edizione ha una particolarità: è scritta soltanto da autori italiani. Diciassette autori che hanno deciso di unirsi in un’operazione bizzarra e inattesa nel panorama italiano, accostando i loro testi e creando un’antologia di cinquecento pagine. Un’antologia virtuale, perché l’edizione elettronica è una conferma alla nostra visione corale della narrativa.
Siamo fuori moda, lo ammettiamo.
Siamo superati; collaboriamo piuttosto che litigare, leggiamo prima di scrivere, pensiamo prima di parlare.
Il risultato l’avete davanti a voi: un testo felicemente ricco di sfumature e carico di visioni: allucinanti, spaventose, remote o malinconiche.
Il viaggio di ALIA continua.»
Sì, proprio così. Siamo quasi al termine della lunga attesa: Silvia, infatti, ha sostanzialmente terminato il suo racconto.
«Beh, ci voleva tanto?». Vero, ma il problema di Silvia è quello di aver seguito il parto di altri racconti prima di aver potuto lavorare al suo. Ma il vero fatto è…
Qualche problema?
Ecco, la prima stesura del racconto è stata di 135.000 caratteri, equivalente, nell’impaginazione di ALIA a 83 pagine. In questo momento Silvia è qui, di fronte a me, che sta tagliando ferocemente ma, nonostante la buona volontà dimostrata, sono praticamente certo che il suo racconto, alla fine, sarà in assoluto il più lungo. In confronto l’aborrito e autoaborrito Cavazza è stato sintetico ed executive. Il racconto, – ovvero la novella – di Silvia verrà sistemata al termine dell’antologia in modo da non spezzare il ritmo di lettura, cioé per non scoraggiare il lettore che non sopportasse la sua vicenda o il modo in cui la racconta. Concordemente con quanto deciso nel gruppo FB ALIA Evo 2.0 i racconti saranno alternati per dimensioni e sottogenere di fantastico. Nei prossimi giorni pubblicherò in questo sito e su nella pagina FB di ALIA un indice del volume.
Altra piccola tessera del mosaico, martedì 23 febbraio mi arriverà anche l’ultimo racconto, quello di Fulvio Gatti, un racconto tormentato (dal sottoscritto) ma meritevole di tante perverse attenzioni.
Piccolo particolare – o forse non troppo piccolo – l’antologia sarà oltre le 450 pagine…
Troppo? Beh, noi crediamo sia un’ottimo risultato. Questo è il primo ALIA ad uscire soltanto con autori italiani e ritengo sia stato un bene non aver posto limiti di lunghezza né di ispirazione.
Cosa ne sarà di questa megaantologia? Beh, uscirà nel formato kindle, e nel formato .epub, sarà leggibile su Amazon.it e presso il sito di LN-LibriNuovi. Ma ulteriori valutazioni sono in corso presso bookrepublic, ultimabooks e sbfstealth e non è escluso possa uscire anche in uno di queste librerie on line. Il prezzo dovrebbe essere compreso tra i 5 e i 6 euro, che significa un utile di circa due euro sulla versione pubblicata su Amazon e percentuali crescenti sulle altre versioni. L’utile dell’edizione elettronica – insieme ai circa 70 euro della versione precedente – dovrebbe essere reinvestito sulla versione cartacea dell’antologia. È bene aggiungere, a questo proposito, che per affrontare la spesa della stampa bisogna: 1) ovviamente sperare in un incasso un po’ più abbondante, 2) ragionare in maniera radicalmente diversa, nel senso che si dovrà fare una previsione fondata sulle vendite potenziali e valutare la possibilità di collaborare con un altro editore. Ovviamente, nel caso di edizione cartacea, le possibillità si moltiplicano: sarà esattamente la stessa antologia? Sarà una versione in qualche modo ridotta? Saranno scelti racconti da ALIA Evo 1.0 e da ALIA Evo 2.0? Ma di questo credo potremo e dovremo riparlare.
E la pubblicità? Beh, puntiamo come sempre sui “soliti noti” in campo fantascientifico e fantastico, quelli che hanno a suo tempo già recensito ALIA Evo 1.0 e confidiamo vogliano ripetersi per ALIA 2.0. Poi, avendo sottomano un collaboratore di Carmilla e de L’Indice dei libri credo andrò a presidiare la sua casa con un grosso cartello: «Vuoi che me ne vada? Parla di ALIA Evo 2.0.»
La prefazione a questa antologia sarà, come nelle edizioni precedenti. stesa da Silvia Treves. Diciamo che abbiamo preferito la tradizione a una nuova presentazione, valutando che il valore di una grossa firma in cima all’antologia non avrebbe portato alla causa più che tanto aiuto.
Ad ALIA Evo 2.0 seguiranno le antologie o i romanzi personali degli autori di ALIA, quelli dei quali mi è capitato di parlare qui. E anche da questi, probabilmente, è possibile recuperare qualche soldino per un’ALIA stampata…
Per il momento mi fermo qui. Restate connessi, tutti quanti.
Quest’utimo articolo del 2015 è stato scritto da me, Massimo Citi, con appollaiata alla mie spalle Silvia Treves, teoricamente intenta a correggere i compiti, ma in realtà pronta a intervenire sul testo. Per evitare ulteriori discussioni ho tenuto anche i suoi interventi che appariranno nel post con un altro colore.
Mancano otto giorni alla fine dell’anno. Il che non è molto, via ammettiamolo. Alla serie dei racconti per ALIA Evo 2.0 si sono aggiunti, intanto, altri due racconti. Il primo è «Fifone» di Valeria Barbera, un delizioso horror con due bambini come protagonisti – ciò che la nostra anima perversa e dispettosa predilige nel campo orrorifico – e il racconto «La discoteca e le querce» di Consolata Lanza, una storia di fantasmi rarefatta e malinconica, un piccolo capolavoro. A questo punto mancano soltanto il racconto di Massimo Soumaré, del quale ho avuto se non altro occasione di leggere l’incipit, e il diciassettesimo racconto, del tutto imprevisto fino a pochi giorni fa, scritto da Fulvio Gatti, autore di un curioso racconto pubblicato nel nostro decimo Fata Morgana, oltre che di una caterva di altre cose e cosette e storico coordinatore di Torino Comics.
Con il raggiungimento del diciassettesimo autore – non si tratta di un commensale, rilassatevi e non siate superstiziosi – la struttura di ALIA Evo 2.0 è sostanzialmente definitiva. Mancano ancora due racconti che saranno terminati entro la prima decade di gennaio (LA PRIMA DECADE DI GENNAIO, È CHIARO A TUTTI?), la parte centrale del racconto di Silvia Treves (compatitemi, ho combattuto su due fronti: la scuola e ALIA, Alia è stato il fronte migliore. ST) che abitualmente scrive l’incipit, poi la chiusura e quindi la parte centrale del testo (non è vero, la chiusura si palesa verso metà del racconto ST) . Non chiedetemi come fa (si tratta di intuito, scrivo con l’emisfero destro ST). Resta da fare un briciolo di editing a un paio di racconti, poi… vabbé, Silvia mi ha fatto notare che il mio racconto è almeno in parte… incompleto e che farò bene a rimetterci le mani. Questo succede a convivere con un’editrix – come insegna il buon Paolo Cavazza – anche se, per le meno, avrò la possibilità di vendicarmi, pardon, di rifarmi leggendo il suo. Il tutto, comunque, ci porterà via pochi giorni e per l’epifania saremo pronti.
Tranquilli, non siamo in mezzo al guado: succede a ogni nuovo ALIA: prima c’è il caos poi tutto a va a posto. È come l’assemblaggio delle proteine: l’ordine della struttura finale è insito nella sequenza degli aminoacidi: ovvero la sequenza dei racconti nasce da sola dalle loro qualità intrinseche. E io spero di dimostrarlo scrivendo l’introduzione! ST.
Ma che cos’è questa ALIA 2.0? Bella domanda. Diremmo una rassegna di narrativa fantastica che – teoricamente – dovrebbe tenere attaccati alle pagine i lettori. Un’antologia dove si incontrano, collaborano, sognano e delirano diciassette autori. Senza gelosie, senza invidie, senza ansia né timori ma in scioltezza, come in un lungo, divertente giro in bicicletta o sugli sci. Nonostante la diffusa convinzione – fin troppo diffusa per la verità – che non sia possibile costruire una vera antologia fantastica di autori italiani (notoriamente rissosi come i polli di Renzo) che meriti davvero di essere letta, ALIA Evo 2.0 è in dirittura d’arrivo. ALIA è l’Arcipelago del Fantastico: tra i suoi autori vi sono vecchie e nuove leve del fantastico e della fantascienza italiana, veterani e spine, vecchi filibustieri e giovani corsari, quanto merita leggere per andare Oltre.
Questa volta non ci sono autori stranieri. Vero. Ma noi siamo esploratori, non turisti e per andare lontano non dobbiamo percorrere mezzo mondo: veleggiare lungo le nostre coste può riservare molte sorprese. I migliori auguri di tranquille feste e di un 2016 normale e persino un po’ noioso come una domenica pomeriggio piovosa.
Stamattina ho finalmente scritto «Fine» in calce al mio racconto. Titolo provvisorio: Una nuova vita, trentatrè pagine del formato ALIA, una miseria rispetto a Cavazza con le sue 80 pagine. Ma fortunatamente gli altri autori di questo ALIA sono stati più modesti e contenuti. O meno coraggiosi. Perlomeno quelli che hanno già inviato i loro testi. Sinceramente non è stato facile arrivare alla parola fine, dal momento che mi sono imbarcato in un tour de force non dei più facili. In compenso ho acquisito una cultura invidiabile in tema Buchi Neri, Supernovae, fibre sintetiche e simmetrie chiraliche.
Ultime due piccole note per gli interessati: la prima è che non ci sono tranx, in questo racconto. L’aspetto esotico e/o sorprendente è la IA (Intelligenza Artificiale) di una nave. Secondo elemento: il racconto è scritto al presente. Sono desolato per la neonata “Associaziane per la difesa del passato remoto in fantascienza”, ma il racconto è nato così e così resterà. Magari è un bidone, ma al passato remoto non veniva proprio.
Vogliamo controllare gli autori, tanto per vedere che non manchi nessuno?
Vittorio Catani. Danilo Arona, Chiara Negrini, Maurizio Cometto, Eugenio Saguatti (il cui racconto è arrivato nei giorni scorsi), Francesco Troccoli, Vincent Spasaro, Fabio Lastrucci, Mario Giorgi, Davide Zampatori, Paolo Cavazza e il sottoscritto, Massimo Citi. In attesa a giorni, Consolata Lanza, Massimo Soumaré, Valeria Barbera e, immancabilmente, Silvia Treves. Totale: 16 autori (se per caso ho dimenticato qualcuno me lo dica [con gentilezza, per carità], idem se avete un racconto nel cassetto ma non avete osato inviarlo finora…) per un’antologia che viaggerà tra le 300 e le 400 pagine. Piccola nota su Silvia Treves: la poveretta, oltre a curare con me l’edizione del futuro volume e a tentare di scrivere il proprio racconto, è stata incastrata nelle infinite grane create da «La buona scuola» di Renzi, con una parte degli insegnanti che hanno preso servizio in ottobre o in novembre e con grane ridicole tipo: «insegnante di diritto per le superiori inviato in una scuola media». E a fare che, direte voi? Bella domanda. Più che di Buona Scuola dovremmo parlare Hellzapoppin’s School, ovvero di Scuola dell’assurdo.
Manca Davide Mana e sono io il primo a dispiacermi per la sua assenza, dopo la collaborazione in tutti gli ALIA precedenti e a diverse edizioni di Fata Morgana. Ho scritto a Davide ma il nostro uomo non è purtroppo disponibile per diversi motivi che non starò a spiegare qui. Non posso che riportare la sua frase su ALIA Evo 2.0: «Io sono qui che faccio il tifo per Alia». Ottimo, ricordati di noi la prossima volta.
A questo punto si può lanciare uno sguardo d’insieme all’antologia com’è al momento attuale? Beh, sì, si può anche tenendo conto dei cenni ricevuti sui racconti in arrivo. Diciamo che ci sono nove racconti di sf – dalla space opera alla Terra post-catastrofe ambientale, alla hard-sf, all’intelligenza non umana – due steampunk (particolarmente graziosi entrambi). tre ottime storie di fantasmi e due purissimi horror. L’insieme è ricco e curioso, davvero capace di dare un quadro d’insieme alla narrativa fantastica italiana contemporanea.
Che altro aggiungere? Beh, che se continua così al massimo per febbraio la nostra antologia vedrà la luce. Rimanete sintonizzati.
P.S. questo post esce in contemporanea sul blog Fronte & Retro.
Reduce dal successo…