ALIAAAAA!!!! (Evo)

Alia def

Il lungo, lunghissimo percorso per arrivare al prodotto finale è terminato. Onestamente fatico a credere sia così. ALIA Evo è uscito come .mobi su Amazon.it (qui il link) e come .epub sul sito di LN-Librinuovi (qui il link). Il prezzo è di 7,21 euro IVA (22%) compresa.

Sono diciassette racconti, come preannunciato, di tredici autori italiani e quattro di autore straniero. Quanto al genere… beh, sapete anche voi come giudichiamo il tentativo un po’ sovietico di suddividere il fantastico in generi attentamente suddivisi. Diciamo che ci sono almeno cinque racconti abbastanza nitidamente di sf (sia pure variamente contaminati) e dodici che non riesco a etichettare in nessun modo. Una storia di calcio (football)  e di oscuri poteri, per iniziare, la vicenda di una morte dimenticata, la crudeltà inutile e dai risvolti inattesi tra alcuni ragazzi, un confronto che ha come campo di battaglia una città, la storia sorprendente di un personaggio cinematografico, uno urban fantasy in chiave parodica, un racconto crudele fino all’ultima riga, la storia di un fantasma davvero particolare, un racconto storico dai contorni piuttosto bizzarri, una breve storia cupamente medievale, la vicenda inattesa di un genere di personeggio sempre raffigurato come insaziabile, alcune considerazioni sul futuro dell’umanità – in senso finemente assurdo – e la scoppiettante parodia di un manga. Questi i racconti, dicevo, e provate voi a incastrarli da qualche parte.

L’indice comunque lo meritate:

Lo Sguardo degli Altri (prefazione di Silvia Treves)
Segni di morte di Maurizio Cometto
Lazzarella di Vittorio Catani
Avvistamenti di Mario Giorgi
Il misterioso diario del giovane Piotr di Francesco Troccoli
La Farfalla e le zanzare di Massimo Citi
L’Arsenale dei cuccioli  di Vincent Spasaro
La Sindrome della Locusta di Fabio Lastrucci
Viale del tramonto di Luca Barbieri
La Clinica dell’arcobaleno di Massimo Soumaré
Gran Dio, morir sì giovane di Consolata Lanza
F come Frankenstein di Paolo Cavazza
La solita spiaggia di Silvia Treves
La Valle delle teste mozzate di Davide Mana
La Piccola Blanche di Marcel Schwob (Francia)
Piena di Grazia di Lillian Csernica (U.S.A.)
La guerra degli dèi di Fei Dao (Cina)
La residenza sicura Mikasa! di Okina Kamino (Giappone)

 A rileggerci presto, con qualche parola in più sui racconti.

18 pensieri su “ALIAAAAA!!!! (Evo)

  1. Già letti quasi tutti. Livello decisamente molto elevato. Non faccio graduatorie, anche perché mi sto ancora centellinando il tuo, ma ti anticipo che “la storia di un fantasma davvero particolare” mi ha molto colpito e, forse anche a causa dell’ora tarda e dell’abuso di birra che caratterizzano anche uno dei racconti “abbastanza nitidamente di sf” mi è venuto un groppo alla gola come non mi succedeva da tempo.

  2. “Io sono un’Org-A. Lo sapevo già. Quello che mi sarebbe accaduto. L’ho detto a tutte le mie compagne, le mie sorelle. «Voleremo per l’ultima volta, sarà bellissimo».”

    Altra bizzarra coincidenza: nei giorni scorsi ho riletto “Vento Divino”… “La nostra gloriosa missione è quella di morire in difesa di Sua Maestà. I fiori di ciliegio brillano, nel momento in cui si aprono e cadono.” (Ultima lettera a casa di Isao Matsuo, pilota kamikaze, 28 ottobre 1944.)

    Quindi, Massimo, puoi immaginare come mi sono sentito alla fine di “La Farfalla e le zanzare”. Molto molto molto bello. Grazie a te e a Silvia, avete scritto due racconti eccezionali.

  3. Sono Silvia, uso l’account di Max.
    Grazie davvero per l’apprezzamento. Ho scritto il racconto spinta dalla curiosità di mettermi nei panni della mia cana, Mirra. Però, Proteus per lei resta un modello irraggiungibile.
    Trovo moltto interessante il confronto che fai tra le “zanzare” del racconto di Max e i piloti kamikaze. In effetti si tratta di una simmetria rovesciata: sia le zanzare sia i kamikaze sembrano esistere soltanto per il “volo”, ma per motivazioni completamente opposte: gli uni per fedeltà all’Imperatore, le altre per fedeltà rivolta soltanto alle compagne, apatriottiche perché prive di patria per definizione.

    • Hai ragione, ma anche i kamikaze spesso si offrivano volontari per lealtà verso i loro compagni. Non tutti sanno che l’ammiraglio Onishi, a cui viene attribuita la responsabilità di avere organizzato i reparti da attacco speciale, nell’ottobre del ’44 pensava solo ad una ventina di volontari per fermare le portaerei americane e permettere alle corazzate giapponesi di arrivare a tiro delle forze da sbarco americane nel golfo di Leyte. Il numero di volontari fu sorprendente, e il relativo successo dei primi attacchi contribuì a rendere quasi normale e accettabile questa disumana tecnica di guerra.

      Molto bello anche il tuo racconto, Silvia. Uno dei tuoi migliori, direi.

      Non riuscirei mai a scrivere una storia dal punto di vista di un cane… Non li conosco. Ma di un gatto forse sì. Penny, la mia micia più giovane, mostra dei tratti di curiosità assolutamente umana che emergono dalla tipica diffidenza felina. In fondo ciò che affascina dei gatti è il loro essere “alieni” ma non del tutto imprevedibili (mi sembra di sentire Penny che sbuffa “addio, adesso ricomincia con la storia dei cento milioni di anni di evoluzione separata…”)

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