Sì, si riparte.
Non dico sia facile né che non ci siano problemi, ma i risultati – più per i giudizi che gli incassi – ci fanno dire: «Beh ALIA Evo non è andata male, perché non farne un’altra?».
Un’e-book dal titolo ALIA Evo 2.0. Il nome di un programma nella la sua release più recente. Secondo la visione degli e-book che fino a non molto tempo fa aveva l’UE. Comincia lo sbattone nel trovare racconti che meritino – e non ne mancano, sul serio -, nel chiedere ad amici traduttori nuovi autori e nuove storie, nell’immaginare insieme qualcosa d’altro, qualcosa che agli ALIA precedenti è mancato.
Tra l’altro significa anche per noi – io e Silvia – cominciare a pensare che cosa scrivere per il prossimo ALIA, senza scavare nei racconti già scritti e mai pubblicati…
Le regole non cambiano, ma è bene ricordarle. I racconti selezionati di autore italiano saranno pubblicati senza alcun vincolo di proprietà e ciascun autore potrà disporne come preferisce, pubblicandoli in seguito con altro editore o in altro modo. Stessa regola vale per eventuali racconti già pubblicati in altra sede che potranno essere pubblicati in ALIA purchè disponibili all’autore senza doveri nei confronti di altro editore.
Regole in parte diverse per i racconti tradotti che resteranno di proprietà degli autori mentre le traduzioni saranno di proprietà dei rispettivi traduttori.
Non ci sono regole sulla lunghezza. Diciamo che non potrò pubblicare sul prossimo ALIA il romanzo breve (>150.000 caratteri) che sto scrivendo e meno che mai potrà farlo Silvia che viaggia sul milione di caratteri, ma fino a 60.000 / 70.000 caratteri ogni testo è accettabile. Altra regola che è bene ripetere è che i testi dovranno essere di natura fantastica. Come ha spiegato Silvia nel corso dell’intervista uscita su «Il pozzo e lo straniero»:
…il fantastico è un’aura, non un genere chiaramente definito e delimitato, è pieno di sfumature e di “figli” il fantasy, l’horror, la FS, la favola, lo steampunk, il racconto di ucronia, il racconto gotico ecc…
Il che è come dire che siete assolutamente liberi di inventare quello che credete, da un mago alieno nelle soffitte di un antico castello in un’Europa dominata dal Califfo, a un castello alieno dove abita un Califfo e fatto solo di magiche soffitte, a un alieno sfrattato da una soffitta che cerca di recuperare una casa con l’aiuto di un amico mago e contro un perfido califfo a… vabbè, avete capito, credo.
Altro aspetto in apparenza poco simpatico ma che ha un suo perché: né autori né traduttori saranno pagati – come è stato nelle precedenti edizioni – per il loro lavoro.
Calma, un momento, ragioniamo.
ALIA rappresenta un punto d’incontro di molti autori e di diverse culture e se l’editore – CS_libri – avesse risorse economiche per finanziare un simile progetto non ci penserebbe due volte a pagare. Ma CS_libri – e in realtà anche io e Silvia, i due curatori – esistiamo per produrre ALIA nel miglior modo possibile e le vendite della precedente edizione – interamente depositati presso un conto su PayPal – non hanno, per la verità, un’entità tale da costituire uno stimolo sufficiente per nessuno. E tali poveri incassi non hanno nemmeno permesso, detto di passata, di stampare ALIA su carta. Diciamo che se vi piace il progetto non sarà gravoso lavorarvi gratis et amore deo altrimenti – con tutto il nostro dolore e la nostra convinzione che sarebbe stato bello se – è triste ma le nostre strade si separano qui. In ogni caso aggiungo che se ALIA vendesse qualche centinaio di copie – il che è fantascientifico ma non del tutto – traduttori e autori riceverebbero un degno guiderdone al loro impegno. «Ben un numero a due cifre…!» Ssshhhttt, silenzio.
Ultimo aspetto, il principale, in realtà. ALIA è nato per permettere un confronto con il fantastico di altri paesi e di altre culture. La culture dell’estremo Oriente – Giappone, Cina, Singapore -, le culture di area anglofona – USA, GB, Australia, Canada – e quella di madrelingua italiana. Ma siamo aperti ad altri contributi. Dall’universo Ispano-americano, a quello nordico e germanico, al mondo slavo. Ai consueti traduttori che hanno collaborato al progetto – Massimo Soumarè, Davide Mana, Federico Madaro – ci piacerebbe affiancarne altri che operano in altre aree e lavorano su altre lingue. Sarà possibile anche senza mercede? Non è probabile ma non è nemmeno impossibile, aspettiamo e vedremo.
I tempi di consegna dei testi sono ovviamente larghi. Diciamo che il sogno mio e di Silvia sarebbe quello di ricevere tutto entro la fine del 2015 in modo da pubblicare il nuovo ALIA, ALIA Evo 2.0, entro marzo del 2016. Ma non ci illudiamo troppo in proposito. Se i testi riuscissero ad arrivarci entro febbraio 2016 sarebbe ancora possibile pubblicare tutto entro maggio 2016. Ancora più tardi vorrebbe dire rimandare l’uscita di ALIA Evo 2.0 a settembre / ottobre, rischiando di finire troppo vicini a Natale e scomparire nel gorgo natalizio.
Resta una domanda che in molti hanno concepito mentre leggevano questo post: «Va bene, ma a voi due chi ve lo fa fare?» Rispondere è un pochino come raccontare un pezzetto della nostra vita ma lo faremo, sia pure in breve.
Come tanti altri anche noi abbiamo letto antologie di autori stranieri – di horror, di gotico, di sf, di fantastico – e ci siamo sempre detti (separatamente, allora): «ma non sarebbe bello – fantastico, stupendo, impensabile, meraviglioso – farne una noi?» Ecco il semplice segreto di ALIA. Finora abbiamo avuto la possibilità di varare sette ALIA ma siamo insaziabili. Bramiamo farne un’altra… E comunque ci sono poche cose che riescono a regalarci la stessa gioia di leggere come ricevere racconti fantastici da scegliere in anteprima. In realtà temo di dover ammettere che sia Silvia che io siamo due vampiri. Beneducati, gentili ma sempre vampiri. Ognuno ha le sue debolezze e i suoi scheletri nell’armadio.
Ultime note per coloro che intendono partecipare. I testi, in formato .doc, .rtf o .odt devono arrivare presso la casella postale aliaracconti[at]fastwebnet.it, accompagnata da una breve (max 200 caratteri) autopresentazione. Altre comunicazioni potranno arrivare sulla stessa posta elettronica o sulla nostra (massimo.citi[at]fastwebnet.it e s_3ves[at]fastwebnet.it). Altro modo di comunicare con noi è attraverso questo blog o sulla pagina FB di CS_libri.
Sicuramente ci saremo dimenticati qualcosa, ma intanto ci fermiamo qui.
Aspettiamo impressioni, dubbi, proposte, idee ecc ecc.
Ma sappiatelo: ALIA Evo 2.0 adesso esiste.
Silvia Treves e Massimo Citi
