Quello dei colori

ALIA11«Nonno i colori… ci sono i...»»

L’ho conosciuto prima, Fabio Lastrucci, fin dai tempi del primo racconto che mi capitò in mano dei suoi, Da zero a infinito, che pubblicai in Fata Morgana 6,  «Numeri, parentesi, incognite, enigmi», ma a questo racconto, Ultime notizie del papero, sono affezionato da morire, dalla prima volta che lo lessi. C’è una delicata tristezza, una malinconia argentata e argentina, un suono di tango accellerato come in certi racconti di Osvaldo Soriano.

FM8Mi è sempre piaciuto il mondo di raccontare di Fabio Lastrucci. Potrei dire che mi è sempre piaciuto il suo modo di pensare la narrativa. Per come scrive e per il garbo da gentiluomo con il quale ti offre i suoi brani. È un buon compare di antologia, uno di quelli che ti dicono, con un sorriso, «bello, il tuo racconto» e «bella, l’antologia» e sei sicuro che parlino sul serio.

Mi è ritornato in mente proprio in questi giorni, prima per un’ottima intervista di Nick il Noctuniano apparsa qualche giorno fa sul suo blog, poi per la segnalazione scritta da Consolata Lanza per il suo blog Anaconda anoressica. Non ci siamo mai persi di vista, in realtà, anche se di persona, in carne e ossa, ci siamo visti una volta in tutto, ma sapevamo reciprocamente di esistere, di scrivere, di pensare.

Riprendere, sottolineare, presentare ciò che fa uno degli Aliani è uno dei compiti di questo blog, non me lo sono dimenticato. La scorsa settimana ho pubblicato un articolo di Vittorio Catani, un Aliano senior, e ora inseguo le parole di Fabio su altri blog. Bene, molto bene. Questo significa che anche questo blog, in coma per anni, non è morto. Può essere ancora un luogo di incontro, di scambio. Persino di ispirazione, se una parola simile ha diritto di cittadinanza in un mondo virtuale.

Se non avete di meglio da fare – e sinceramente ne dubito – fate un salto da Nick il Noctuniano e leggetevi l’intervista. Non ve ne pentirete.

alia07aUltima nota. Se mai vi venisse voglia di leggere uno degli ALIA o un Fata Morgana, beh, potete sempre scrivermi (cs_libri[at]fastwebnet.it) e ve li spedirò senza spese.

In fondo sono qui anche per questo.

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4 pensieri su “Quello dei colori

    • Come si dice a Napoli (e Nick lo sa bene) “Chi si somiglia si piglia”. Indica la preferenza spontanea che avviene tra spiriti affini. Per fortuna le parole traghettano veri pensieri e gli incontri dal vivo (Max, in realtà ci siamo visti a Torino un paio di volte…) confermano quello che il web comunica via mail.
      C’è un filo rosso che ci lega e spero diventi una robusta gomena, di quelle che nella vita fa piacere trovare e che ti danno un calda, incrollabile idea di sicurezza.

      • Non si dice solo a Napoli, lo dice anche mia zia, bresciana da N generazioni. Ma forse ha avuto un amante partenopeo di nascosto alla famiglia… Personalmente avrei giurato ci fossimo visti una volta, al convegno sulla cultura nipponica, ma sono più vecchio, si vede che comincio ad avere la memoria che fa le bizze 🙂
        Ma sono più che d’accordo. Non è un filo, è una gomena da nave che immancabilmente ci unisce nei momenti migliori e anche in quelli peggiori. Comunque, dovessi mai passare da Torino sappi che ti aspetto.

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